Con l’arrivo della primavera, e con la speranza che l’estate giunga presto, tutte noi abbiamo voglia di colorare il nostro look…fino alla punta delle dita!
Personalmente sto attenta alla manicure tutto l’anno, ma è innegabile che con la bella stagione mi venga ancora più voglia di sperimentare con colori, forme e decorazioni. La nail art è una delle mie passioni, ma non sono certo l’unica: negli ultimi anni, come tutte voi avrete notato, l’arte di decorare le unghie con smalti e non solo si è diffusa enormemente, e ad ogni stagione vengono lanciati nuovi trend e mode.
Se pensate che si tratti di una moda passeggera, sviluppatasi solo di recente, però, vi sbagliate! Mossa dalla mia passione per la nail art, ho deciso di approfondire l’argomento e ho scoperto che si tratta di un’arte antichissima.
Oggi vorrei condividere con voi alcuni fatti salienti nella storia della manicure, soffermandomi anche su qualche curiosità che probabilmente poche di voi conoscono!
Sappiamo bene che le donne (e non solo loro) si truccano sin dall’antichità, ma forse non tutti sanno che lo stesso discorso vale anche per la decorazione delle unghie: lo smalto, per esempio, sarebbe stato creato nel 3000 a.C. in Cina, anche se l’arte di decorarsi la punta delle dita viene fatta risalire ad un periodo ancora più antico, e in particolare al 5000 a.C., quando in India era già diffuso l’henné ad uso estetico.
I primi smalti per unghie usati in Cina erano, ovviamente, molto diversi da quelli attuali: all’epoca erano del tutto naturali ed erano ottenuti da un composto fatto, fra le altre cose, di cera d’api e bianchi d’uovo, mentre la colorazione era data dall’aggiunta di petali, in particolare di rosa e orchidea.
Gli Egizi non erano certo da meno e, per colorarsi le unghie, usavano l’henné. In Egitto, così come presso altre società, la colorazione delle unghie non aveva solo una funzione estetica, ma serviva anche per identificare l’appartenenza ad una classe sociale piuttosto che a un’altra. Ed ecco che se le regine usavano tonalità più scure, le donne appartenenti a classi inferiori dovevano accontentarsi di colori più tenui, mantenendo così un low profile, come diremmo ai giorni nostri.
Al giorno d’oggi non ci limitiamo alla colorazione delle unghie, ma ci piace arricchire la decorazione con graziosi disegni: anche in questo caso non ci siamo inventate nulla di nuovo! Già gli Incas, infatti, ornavano le unghie con decorazioni a forma di aquila.
La nail art, ossia l’arte di decorare le unghie, si è poi evoluta nel tempo, per quanto riguarda sia i materiali usati, sia il tipo di decoro. Attualmente la nail art si può fare con smalti tradizionali, semipermanenti, con acrilico e gel, e sulle unghie si possono applicare inoltre piccoli accessori, sabbia per creare effetti particolari o addirittura filigrane in oro e argento. È davvero incredibile quanto, su una superficie piccolissima quale può essere quella di un’unghia, sia possibile creare delle piccole opere d’arte.
Adesso che sappiamo come e dove è nata la nail art, possiamo divertirci con qualche curiosità!
Per esempio, lo sapevate che la ricostruzione delle unghie è un’invenzione che si deve a un dentista? Pare che, dopo essersi rotto un’unghia, abbia provato a ripararla con lo stesso materiale usato per i denti.
Altra curiosità: quando si pensa allo smalto, lo si collega immediatamente alle unghie delle donne; in realtà esistono delle linee di smalti pensate appositamente per gli uomini e caratterizzate da tonalità perlopiù scure. E non è tutto: alcune case cosmetiche hanno inventato addirittura degli smalti per cani e gatti. Pazzesco, vero? Pensate che è stato coniato addirittura un termine per definire questa pratica (diffusa soprattutto negli Stati Uniti): Pawdicure! Si tratta di prodotti atossici, che quindi non provocano danni agli animali nel caso vengano ingeriti, e si possono applicare con dei piccoli pennelli, adatti alle ridotte dimensioni delle unghie degli animali. Non so voi, ma per quanto ami la nail art, a me questa sembra davvero un’esagerazione, e dubito che il mio gatto si sottoporrebbe ad un simile trattamento di bellezza!
Finiamo in bellezza, è il proprio caso di dirlo, con la premiazione delle unghie più belle del mondo. Eh sì, perché esistono addirittura delle Olimpiadi delle Unghie, chiamate Nailympics, durante le quali, armati si smalti e pennelli, i nail arist si sfidano e vengono valutati da una giuria di esperti, il cui compito è proclamare le unghie più belle del mondo, appunto.
Allora, vi sentite un po’ più esperte di nail art, adesso?