Finalmente è arrivato il Black Friday! Come tutti sanno si tratta di una consuetudine che viene dagli Stati Uniti e che in seguito è stata importata in altri Paesi del mondo. La tradizione, così come la conosciamo oggi, si è consolidata a partire dagli anni ’80, anche se pare che l’idea di dare inizio agli acquisti di Natale il giorno seguente al Thanksgiving Day (che ricorre ogni anno il quarto giovedì di Novembre) fu della catena di distribuzione Macy’s, che nel 1924 organizzò la prima parata per celebrare lo shopping natalizio proprio il venerdì dopo il Ringraziamento.
Ci sono poi tante teorie sull’origine del nome “Black Friday”, quasi tutte lo associano a calamità o eventi “disastrosi”! Abbiamo scovato sul web le più verosimili e anche alcune leggende metropolitane.
La prima, che forse tutti conoscono, è quella che fa riferimento alla crisi della Borsa di New York nel 1860, quando il governo statunitense fu costretto a correggere alcune distorsioni del mercato aumentando l’offerta di materia prima, che provocò il crollo dei prezzi e causò a molti investitori grandi perdite.
Un’altra teoria è legata al Giorno del Ringraziamento: essendo tradizionalmente di giovedì, molti lavoratori erano soliti “darsi malati” proprio il venerdì successivo, in modo da approfittare di un bel “ponte” e avere così 4 giorni di riposo! Furono quindi i datori di lavoro che lo “ribattezzarono” venerdì nero, a causa delle massicce assenze.
Pare che il termine “Black Friday” fosse divenuto molto popolare a Philadelphia tra gli agenti di Polizia che, frustrati per il notevole traffico che veniva a crearsi in questa giornata di shopping, avevano cominciato a chiamarlo così a causa di una sorta di traffico da “bollino nero”… diremmo noi!
C’è poi chi sostiene che il termine sia usato per la connotazione positiva dell’espressione americana “Back in Black” (letteralmente, “tornare in nero”) riferita ai registri di vendita che in quella giornata riportavano grandi incassi rispetto ai giorni precedenti, che invece venivano definiti “in rosso” ovvero in perdita.
La più triste delle leggende metropolitane è quella che lega il Black Friday al giorno in cui gli schiavi venivano svenduti. Secondo queste teorie che girano in rete, pare che in passato, subito dopo il Ringraziamento, i ricchi proprietari di terre fossero soliti prepararsi all’inverno ricercando schiavi da impiegare nel duro lavoro nelle piantagioni, approfittando di un prezzo scontato da parte dei negrieri. Sono in molti, tuttavia, a segnalare che questa leggenda è il frutto di un’America che ancora non ha fatto pace con sé stessa e con le espressioni razziste che circolano al suo interno.
Hanno contribuito alla diffusione del Black Friday anche Canada e Messico, confinanti con gli Stati Uniti. Pare infatti che quando i commercianti canadesi si resero conto che molti loro clienti si recavano oltre confine durante questa data per approfittare delle grandi offerte, iniziarono a proporle a loro volta. Il Messico invece importò la ricorrenza associandola alle festività in occasione dell’anniversario della Rivoluzione Messicana del 1910 che inizia il 20 di novembre, dando luogo così ad un lungo periodo di offerte e occasioni di shopping nei giorni festivi.
Dal Nord America i commercianti di tutto il mondo hanno cominciato a rendersi conto del potenziale di vendite di questa data e hanno inserito il Venerdì Nero nel proprio calendario commerciale.
Un’ultima curiosità è legata all’indotto prodotto dal Black Friday: pare che negli Stati Uniti questa giornata sia caratterizzata da interminabili ore trascorse in lunghe file davanti ai negozi. Da qui l’idea di servirsi di un “segnaposto” ovvero pagare qualcuno che possa rimanere in fila al proprio posto! Questi “segnaposti umani” arrivano a guadagnare anche 45 dollari l’ora.
Non facciamoci prendere dall’ansia: ad Ipercity c’è posto per tutti e Venerdì 29 Novembre il Centro resta pure aperto fino alle 23.00… Buono shopping a tutti!